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1.
Riassunto Dopo un cenno sui precedenti sismici del Palermitano e sui dati microsismici del terremoto del 15-1-1940, segue una relazione sulle circostanze, la natura e gli effetti della scossa in Palermo, e sugli elementi macrosismici raccolti nella regione; conclude una breve discussione sull'origine tettonica e sulle probabili cause del sisma, in base alle ripercussioni in superficie ed alla costituzione geologica dei territori interessati.
Zusammenfassung Nach einer Erwähnung der Erdbeben-Statistik in der Gegend von Palermo, werden die mikro- und makroseismische Daten des Erbebens vom 15. Januar 1940 angegeben und beschrieben; die betreffende Diskussion zeigt die tektonische Natur des Bebens und seine wahrscheinlichen Ursachen besonders im Zusammenhang mit den geologischen Verhältnissen.

Résumé Après avoir rappellé brièvement les conditions sismiques de la région de Palermo, l'Auteur examine le tremblement de terre du 15 janvier 1940 au moyen des données microsismiques, des dommages et des élements macrosismiques observés dans les environs. Il y a ensuite une discussion sur la nature tectonique du tremblement et sur ses probables causes, en raison des effets causés sur la surface du sol et de la constitution géologique des territoires intéressés.
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2.
Riassunto Si dà conto delle osservazioni compiute, durante l'agosto 1950 sul plateau del ghiacciaio del Lys, circa la distribuzione e le caratteristiche dei coni di ghiaccio.
Summary Observations, made in August 1950, on the distribution and the characteristic features of ice-cones on Lys-glacier, are described.
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3.
Riassunto L'Autore in questa Nota confronta un procedimento grafico, proposto ed illustrato in precedenti ricerche, con le formole delloSchweydar che sono senza dubbio le più adoperate attualmente nella valutazione delle correzioni topografiche da apportare agli elementi rilevati con la bilancia di torsione, e richiama, fra l'altro, l'attenzione sulle condizioni di applicabilità degli sviluppi e sull'espressione generale dei coefficienti che entrano nella formazione di questi. Completano il lavoro alcune relazioni per il controllo del calcolo dei coefficienti.
Zusammenfassung Der Verf. vergleicht ein graphisches Verfahren, welches von ihm in früheren Untersuchungen angegeben und erläutert worden ist, mit den Formeln vonSchweydar, welche zweifellos in der Berechnung der topographischen Korrektionen der Grössen die mit der Drehwaage gemessen werden die mehr gebrauchten sind. Ausserdem, gibt er die Anwendungsbedingungen für die Entwicklungen und über den allgemeinen Ausdruck der Koeffizienten welche in der Bildung jener Entwicklungen auftreten. Zuletzt, ist die Arbeit mit einigen Verbindungen zur Kontrolle der Berechnung der Koeffizienten ergänzt.
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4.
Riassunto In base alle registrazioni sismiche ed a quelle del moto ondoso marino raccolte a Genova dal lo Marzo 1953 al 31 Maggio 1954 si dimostra dapprima che una forte agitazione locale dello stato del mare causa quasi sempre una corrispondente forte attività microsismica, illustrando il fenomeno e proponendo una spiegazione delle poche eccezioni trovate: questa vien data in funzione dell'ubicazione dei nodi e dei ventri che la parte di crosta terrestre posta in vibrazione presenta a seconda del modo di eccitazione e della posizione del centro eccitatore. L'analisi degli altri casi di microsismi, che costituiscono la grande maggioranza, ha portato alla conclusione che sostanzialmente essi sono tutti provocati dall'azione diretta del vento — in generale con la forte sua turbolenza che si ha al passaggio di perturbazioni meteorologiche — a seguito dell'eccitazione che la pressione dinamica oscillante del vento stesso determina sulla superficie del suolo ed in particolare sulle falde delle montagne.
Summary From the seismic and sea-waves recordings carried out in Genoa during the period March lst 1953-May 31st 1954 it is first proved that nearly always a great agitation of the sea provokes a corresponding great microseismic activity. The analysis of the other more numerous cases of microseisms has demonstrated that they are all generated by the direct action of the wind on the ground surface, as a consequence of the wind-turbulence, action being particularly marked on the sides of mountains. Further it is also demonstrated that the Alps and the Appennines round Genoa are acting as a microseismic barrier.


La parte principale di questa relazione venne presentata da uno di noi (M. B.) alla X Assemblea Generale dell'U.G.G.I. (Associazione Internaz. di Sismologia) che ebbe luogo a Roma nel Settembre 1954. Varie cause hanno ritardato la pubblicazione per esteso della relazione, già parzialmente sunteggiata nei Comptes Rendus N. 11 (1955, p. 128) di detta Associazione.  相似文献   

5.
Riassunto Quando una membrana elastica ed isotropa che riveste parzialmente una sfera viene distesa su un piano, la rete dei meridiani e paralleli stampata sulla membrana stessa si deforma secondo il principio della minima energia. L'Autore illustra con alcuni esempi la possibilità di ottenere buone proiezioni cartografiche fruendo del principio medesimo.
Summary Whenever an elastic and isotropic diaphragm partially coating a sphere is spread on a plane, the net of the meridians and parallels loses the proper shape according to the principle of the lowest energy. The Author explains through some examples how to get cartographic projections by using the same principle.
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6.
Riassunto Si calcolano — mediante la rappresentazione gratica degli archi diurni descritti dal Sole nel suo apparente moto diurno al disopra dell'orizzonte topografico visto dall'Osservatorio Meteorologico del Villaggio Sanatoriale di Sondalo — gli azimut, le altezze, gli istanti del sorgere e tramontare astronomico e topografico del Sole, mettendo in evidenza la decurtazione che il soleggiamento viene a subire a causa dei rilievi montuosi della località.Si determina, valendosi della diretta osservazione, la distribuzione del soleggiamento effettivamente possibile in diversi punti del Villaggio.Si esaminano infine i coefficienti di soleggiamento mettendoli in rapporto con la nebulosità osservata sulla località nel periodo di tempo 1940–44.
Zusammenfassung Der Verf. hat die effektiv mögliche Sonnenscheindauer in verschiedenen Punkten des «Villaggio Sanatoriale di Sondalo» berechnet und auch direkt gemessen. Die Ergebnissen werden verglichen und erörtet. Folgt eine Prüfung der Zusammenhang mit der Verteilung der Bewölkung.
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7.
Riassunto Un metodo differenziale di lettura concernente l'uso del nuovo tipo di accelerometro ideato dall'A. e descritto in altra nota di questo periodico, viene qui esposto. Si dimostra che, disponendo di una coppia di pendoli accelerometrici del tipo descritto e senza far uso di alcun frequenzimetro, un valore fortemente approssimato dell'accelerazione è ricavabile dalla sola nozione dei due spostamenti delle masse pendolari sotto l'effetto della stessa scossa. Una semplice formula collega il valore dell'accelerazione ai suddetti elementi cinematici che è sufficiente conoscere con approssimazione. Si conclude affermando che le qualità di semplice automatismo e razionalità del nuovo accelerometro ideato dall'A. lo rendono indispensabile per il rilievo delle accelerazioni massimali esplicantisi in zona pleistosismica, più ancora come apparato tipico per la costituzione di reti accelerometriche permanenti da distendersi sulle zone prevalentemente sismiche.
Zusammenfassung Der Verf. hat vor kurzem einen neuen Beschleunigungsmesser erdacht, gebaut und in dieser ZS. beschreibt. Für diesen Apparat beweist nun die Möglichkeit durch eine differentielle Methode die Beschleunigung zu bestimmen und zwar durch eine doppelte Ablesung mittels zwei gleichen Apparate von fast gleicher Empfindlichkeit aber mit verschiedenen Schwing-Perioden, Die abgeleiteten Formeln werden dann vom Verf. auch benutzt um die gute Annäherung des Verfahrens zu überprüfen, wofür zeigt, dass die Bestimmung de Beschleunigung normalerweise mit einer Annäherung von 2–3%, in jedem Falle höchstens von 5%, möglich ist.
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8.
Summary First, the theory of the barovariograph, the deductions from which have also been confirmed by experiments, is presented with some improvements. Then there follows a concise illustration of the various possibilities of applying the instrument for the disclosure of aerological phenomena existing over a given locality.
Zusammenfassung Zunächst wird, mit einigen Erweiterungen, die Theorie des Barovariographen dargelegt, deren Ableitungen auch experimentell bestätigt wurden. Dann folgt eine kurze Erläuterung der verschiedenen Anwendungsmöglichkeiten des Instrumentes für die Registrierung gewisser aerologischer Erscheinungen über einem Ort.

Riasunto Dapprima viene esposta con alcuni perfezionamenti la teoria del barovariografo, le cui deduzioni sono state confermate anche sperimentalmente. Segue una illustrazione succinta delle varie possibilità applicative dello strumento per la rilevazione dei fenomeni aerologici sovrastanti una località determinata.


Communication présentée à l'Association Internationale de Météorologie, IXe Assemblée Générale de l'UGGI, Bruxelles, Séance du 24 Août 1951.  相似文献   

9.
Sommario In alcuni moderni procedimenti per lo studio delle anomalie della gravità figura come elemento essenziale la divergenza del gradiente superficiale del modulo della gravità (secondo parametro differenziale diBeltrami) su di una superficie di livello del campo. Tale divergenza è espressa semplicemente mediante gli elementi geometrici e dinamici del campo, in particolare mediante le derivate seconde del modulo della gravità secondo le linee di forza. Nella presente Nota si applicano le formule generali al campo diSomigliana, riferito alle sue coordinate intrinseche e si calcolano i valori numerici di tale divergenza e di altri elementi del campo normale, di 10° in 10° di latitudine.
Summary In some modern procedures for the study of gravity anomalies, the divergence of the surface gradient of gravity (second differential parameter ofBeltrami) on a level surface is considered. Such divergence is connected with the geometrical and dynamical elements of the field by simple relations, in particular to with second derivatives of gravity along the lines of force. In the present paper the general formulae are applied toSomigliana's field referred to its intrinsic coordinates, and the values of the surface divergence and other elements of the normal field are given from 10° in 10° in latitude.
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10.
Riassunto Dopo avere accennato all'importanza della registrazione dei movimenti del magma nel condotto vulcanico ai fini scientifici, viene mostrata, attraverso alcune esperienze, la possibilità di una utile registrazione e che tale possibilità può raggiungersi più facilmente mediante l'impiego dei seguenti metodi usati nella prospezione del sottosuolo: metodo di Wenner, metodo della misura diretta della resistenza, metodo induttivo.
Zusammenfassung Nach Hervorhebung der Wichtigkeit die Bewegungen des Magmas im innern eines Vulkans registrieren zu können, wird gezeigt, auf Grund einiger Experimente, wie diese Registrierung möglich ist und zwar durch die Anwendung der geoelektrischen Bodenforschungs-Verfahren, nähmlich: di Wenner-Methode, die Methode der direkten Widerstands-Messung, Induktions-Verfahren.

Résumé Après avoir fait allusion à l'importance scientifique de l'enregistrement des mouvements du magna dans le conduit d'un volcan, on démontre, avec quelques expériences, la possibilité d'un enregistrement convenable qu'on peut obtenir d'ailleurs plus aisément en enployant une des méthodes suivantes utilisées dans la prospection du sous-sol: méthode de Wenner, méthode de la mésure directe de la résistance, méthode inductive.
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11.
Riassunto Il tracciamento delle odografe sismiche ha fatto cambiare le nostre conoscenze intorno alla distribuzione della densità nell'interno della terra. Prima erano valide le formole di Légendre, di Roche e di Helmert dall'andamento continuo, adesso la più accreditata relazione tra densità e profondità è quella discontinua del professor K. E. Bullen. Questa nota si inizia coll'esposizione di queste discontinuità, poi vuol cercarne la causa. Ammette che l'andamento continuo si riferisca agli albori della formazione della terra e man mano il forte aumento di densità nel nucleo centrale sia stato dovuto ad una sedimentazione del mezzo disperso pesante in seno al primordiale continuo.Un secondo aumento più modesto si è verificato nei primi mille km. dalla superficie, specie intorno ai 481 km. di profondità, dovuto ad azioni plutoniche. I due aumenti essendosi prodotti a spese del guscio intermedio, un paragone tra le tre prime distribuzioni e l'attuale permette di impostare un bilancio tra le masse guadagnate dal nucleo —rispettivamente dagli strati superficiali — e la massa perduta da detto guscio intermedio (mantello). Queste quantità si bilanciano nel sistema di E. Roche che pertanto rischia la ventura di essere chiamato ilmilliarum aureum nella storia della terra.Sono anche dati i coefficienti di compressibilità cubica, alle diverse pressioni, delle incognite sostanze costituenti l'interno del Globo.La ricerca in parallelo a quella delle densità, è una specie di presagio sulla natura di quelle sostanze espresso in base alle dette costanti fisiche.In complesso la terra sarebbe prevalentemente formata da due classi di meteoriti: la sideritica nel nucleo e la ferrosporica nel mantello. In ciascun riparto la sostanza sarebbe pressoché omogenea, il relativo aumento di densità e la relativa diminuzione di compressibilità essendo dovuti al peso degli strati sopraincombenti.  相似文献   

12.
Riassunto Il modello che proponiamo consta di un bacino circolare le cui dimensioni stanno in dato rapporto con quelle della sezione diametrale terrestre. Nell'acqua che contiene, uno scotimento presso al suo bordo produce determinate onde idrodinamiche. Opportuni rialzi del fondo del bacino fanno variare da sito a sito la profondità dell'acqua e quindi la velocità dell'onda. La nota delinea quale sagoma debba assumere il fondo del bacino perchè le velocità dell'onda liquida risultino proporzionali a quelle delle onde sismiche longitudinali nell'interno della terra. Il modello altera il fenomeno fisico, ma raggiunge lo scopo di dare un'immagine del fronte d'onda che ha le identiche caratteristiche del fronte sismico. Si può infatti seguire ad occhio il transito della lente onde gravitazionali liquide nel bacino, mentre in qualsiasi modello non sarebbe possibile seguire la propagazione delle rapidissime onde elastiche.  相似文献   

13.
Riassunto L'A., ponendo a base le registrazioni sismiche raccolte presso la Stazione sismica di Atene, analizza il comportamento dell fase preliminare dei sismogrammi di terremoti vicini a questa Stazione in funzione delle relative regioni epicentrali, dimostrando come queste ultime possano venir raggruppate geograficamente in dipendenza del carattere della medesima fase preliminare. Successivamente discute le diversità nella forma di questa fase iniziale dei terremoti vicini, per procedere quindi ad un'analisi dei terremoti profondi e di quelli superficiali relativi ad una stessa regione epicentrale. E per le regioni adiacenti ad Atene sviluppa infine varie considerazioni illustrative dei processi geomeccanici e geologici che determinano la genesi dei terremoti.
Zusammenfassung Der Verf., unter Zugrundelegung der seismischen Registrierungen der Station von Athen, untersucht die Anfangs-Phase der Vorläufer-Wellen für Nahbeben von derselben Station im Verhältnis zu den entsprechenden Herdgebieten, und beweist somit wie diese Letzten geographisch zusammengefasst werden können und zwar je nach der Form der Anfangs-Phase der Vorläufer. Nachher erläutert er die Verschiedenheiten in der Form dieser Anfangs-Phase der Nahbeben um dann die Tiefbeben und Oberflächenbeben in Abhängigkeit von demselben Epizentralgebiet zu analysieren. Für die Gegenden um Athen entwickelt der Verf. zuletzt einige Betrachtungen über die geomechanischen und geologischen Prozesse, welche für die Auslösung der Erdbeben verantwortlich sind.
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14.
Riassunto Nel riesaminare i risultati cui sono pervenuti altri studiosi nella determinazione della profondità alla quale furono originati alcuni terremoti, l'A. ha dovuto riconoscere che le conclusioni dei loro calcoli non sono attendibili. Lo stesso è avvenuto recentemente per il terremoto veneto dell'8-6-1934, pel quale il prof. P. Caloi aveva trovato 37 km, basati su dati sismografici. Adoperando invece il metodo della decrescenza dell'intensità con la distanza, l'A. ha ottenuto ca. 10 km. Tale grave disaccordo lo ha indotto a riesaminare i vari metodi adottati dal Caloi — specie quello dell'angolo di emergenza delle onde sismiche — ed è giunto alla conclusione che la profondità di 37 km, in apparenza assai lusinghiera tanto da presentare un errore medio di soli 0,4 km, è ben lontana da raggiungere tanta esattezza.
Summary The methods for estimate the depth of a earthquake are examined again by the Author, who come to the conclusion that some results of calculation are unreliable. This is explain for the earthquake of 8th June 1934 (Veneto), already examined by P. Caloi, who found a depth of 37 km, by means of elements deduced from seismological diagrams only. Instead, the A., using the method grounded on the decreasing of the intensity with the distance, has obtained 10 km. The analysis of this great discrepance show that some methods, as that of the angle of emergency, should be applied with prudence and limitation to assure reliable results.

Zusammenfassung Der Verf. überprüft die Ergebnisse erhalten in der Tiefe-Bestimmung eines Bebens und zeigt wie einige Schlussfolgerungen unzulässig sind. Das wird ausführlich für das Erdbeben vom 8. Juni 1934 (Venetien) gezeigt, welches P. Caloi schon untersucht hat, erhaltend eine Tiefe von 37 km und zwar allein auf Grund von mikroseismischen Elementen. Dagegen, mit Anwendung des Verfahrens der Intensität-Abnahme mit dem Abstand, hat der Verf. eine Tiefe von nur 10 km erhalten. Diese grosse Verschiedenheit wird da me stesso studiato (1): di Costantinopoli del 1894 dal franceseLacoine (4) e (5); dei Colli Laziali del 1911, 1927 e 1928 dall'Oddone (2) e (34); dell'Istria del 29-VIII-1931, del Friuli del 25-XII-1931, di Belluno del 27-XII-1933, tutti studiati dalCaloi (14), (21), (23); quello Calabro-Siculo del 1938 dal rumenoDemetrescu (6) e (7).
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15.
Riassunto La nota accenna agli inconvenienti dell'igrometro tipoAlluard-Chistoni ed alla possibilità di ridurli. Si considera l'influenza della temperatura dell'etere, della velocità dell'aria e del tempo sulle modalità di inizio e progresso dell'appannamento della superficie speculare di un igrometro del suddetto tipo, al quale sono state apportate, alcune modifiche. A conclusione si esaminano la sensibilità e precisione massime significative nella determinazione dell'umidità relativa.
Summary The paper outlines briefly some of the inconveniences of theAlluard-Chistoni hygrometer and the possibilities of reducing same. The influence of ether temperature, air speed and time on the ways of starting and progressing of the dew on the polished surface of the above mentioned hygrometer, to which some changes have been brought, is discussed. Finally the highest significative sensitivity and accuracy on relative humidity measurements are examined.
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16.
Riassunto Per il periodo 1936–1950 vengono comunicati il numero medio annuo dei giorni con temporali (udito almeno un tuono) e la statistica dei periodi di giorni successivi con temporali, secondo la loro lunghezza, per 8 stazioni poste pressapoco su di una sezione da sud a nord attraverso le Alpi, con estremi Milano e Zurigo. Per Locarno-Monti, periodo 1936–1953, sono confrontate le precipitazioni dei giorni con temporali con la quantità totale. Per il semestre aprile-settembre del quinquennio 1949–1953, le precipitazioni di Locarno-Monti dei giorni con temporali vengono suddivise secondo i tre tipi di temporali: frontali, di Südstau e locali, tenendo conto che nello stesso giorno ad ore diverse possono verificarsi temporali di diverso tipo, e paragonate fra loro.
Zusammenfassung Von acht Stationen, die ungefähr auf der Linie Mailand-Zürich liegen, wurden für die Periode 1936–1950 die mittlere Anzahl der Tage mit Gewittern und Andauer aufeinanderfolgender Gewittertage berechnet. Des weiteren wurde für die Station Locarno-Monti (1936–1953) der Anteil der Niederschlagsmenge an Gewittertagen an der Gesamtmenge ermittelt und für die Periode 1949–1953 von April bis September die Niederschlagsmenge an den Tagen untersucht, an denen Front-, Südstauoder Lokalgewitter vorkamen. Auch die Fälle, an denen am gleichen Tag verschiedene Gewitterarten auftraten, wurden berücksichtigt.


Comunicazione presentata alla II Assemblea Generale della Società Italiana di Geofisica e Meteorologia, Genova, 23–25 Aprile 1954.  相似文献   

17.
Zusammenfassung Es wird theoretisch nachgewiesen, dass eine um sich selbst rotierende kosmische Masse von hoher Temperatur, welche stark ionisiert ist, infolge der thermisch-Brown'schen Bewegungen der freien Elektronen ein magnetisches Feld besitzt, dessen Richtungssinn den an Erde und Sonne beobachteten allgemeinen Feldern entspricht. Daserdmagnetische Kernfeld wird ursächlich auf diesen Effekt zurückgeführt. Daserdmagnetische Rindenfeld wird in seinem wesentlichsten Teil erklärt als magnetische Wirkung stationärer, innerhalb der Erdkruste fliessender Ströme, in zweiter Linie durch die Gesamtheit des Gesteinsmagnetismus. Das Bild der Verteilung der Kraftkomponenten des erdmagnetischen Rindenfeldes lässt auf zwei ausgeprägte Stromsysteme innerhalb der Erdkruste schliessen: 1. deramerikanische Stromwirbel mit einer Stromrichtung im Uhrzeigersinne, und 2. derafrikanisch-australische Stromwirbel mit einer dem Uhrzeigersinne entgegengesetzten Stromrichtung. Trägt man den Verlauf der sich ergebenden erdelektrischen Stromsysteme kartenmässig ein, so werden Beziehungen zu der grosstektonischen Gliederung der Erdkruste deutlich erkennbar: Die Stromsysteme fallen in ihrem wesentlichen Teil mit den grossen geosynklinalen Zonen der Erde — der zirkumpazifischen und der mediterranen Zone — zusammen. Das lässt darauf schliessen, dass in diesen Zonen der Sitz der Ursachen des Erdstromes ist, d. h. also, dass der innerhalb der Erdkruste fliessende elektrische Strom erzeugt wird durch die in diesen geosynklinalen Zonen im Ablauf begriffenen geotektonischen Vorgänge. — DieSäkularvariation wird auf allmähliche Veränderungen der Erdströme zurückgeführt.
Riassunto Il campo geomagnetico si può formalmente scomporre in due parti: quella simmetrica di rotazione e la parte da questa residua. E' probabile che tale scomposizione abbia un fondamento reale: la parte simmetrica di rotazione, ossia il cosìdetto «campo del nucleo», dipende verosimilmente dallo stato molecolare della materia nel nucleo terrestre e viene generato con la rotazione della Terra; la parte residua, ovvero il «campo della crosta«, ha la sua sede nella corteccia rocciosa della Terra e risulta generato dai processi che ivi hanno luogo. Alle molte possibilità di spiegazione del campo del nucleo ne viene aggiunta una nuova, dimostrando teoricamente che una massa cosmica ad alta temperatura, rotante attorno a se stessa, quando è fortemente ionizzata, a causa dei moti termo-cinetici degli elettroni liberi, deve originare un campo magnetico, il cui senso corrisponde a quelli che si osservano per la Terra e per il Sole. La discussione dei risultati quantitativi dimostra che è possibile ascrivere a questo effetto il campo magnetico del nucleo. — II campo magnetico della crosta, nella sua parte sostanziale, viene spiegato come azione magnetica di correnti stazionarie spostantesi nelle parti inferiori della medesima crosta, nonchè con quella della magnetizzazione degli strati rocciosi esterni. La distribuzione delle componenti del campo della crosta permette di dedurre due sistemi di correnti nell'interno della crosta medesima: 1) il vortice di correnti americano con verso orario, e 2) il vortice di correnti africo-australiano con senso antiorario. La rappresentazione cartografica dei sistemi di correnti elettriche che ne derivano rivela una stretta relazione con le tettonica in grande della crosta terrestre: i sistemi di correnti coincidono globalmente con le grandi zone geosinclinali, circumpacifica e mediterranea. Ciò consente di dedurre che in queste zone vi è la sede delle cause delle correnti telluriche, ovvero anche che le correnti elettrotelluriche della crosta sono generate dai processi geotettonici che si verificano in queste zone geosinclinali. — La variazione secolare viene spiegata come una proprietà del campo della crosta e ricondotta alle lenti variazioni delle correnti elettriche che accompagnano i grandi processi geotettonici. Effettivamente, secondo quanto conferma il materiale empirico sinora disponibile, la variazione secolare rivela grandi differenze regionali e le regioni ove tali variazioni sono massime coincidono con quelle nelle quali l'azione elettromagnetica delle correnti elettro-telluriche è massima.
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18.
Riassunto Premessi i dati di osservazione sulle sabbie e sulle ceneri proiettate dall'Etna nella fase esplosiva del 16-III-1940 e trasportate dai venti fino in Calabria, si espongono le caratteristiche fisiche dei materiali caduti e particolarmente quelle granulometriche in rapporto alla distanza di trasporto, confrontandole con le ceneri cadute nell'isola di Stromboli in occasione delle esplosioni di questo vulcano del 14-XII-1937 e del 22-V-1938.
Summary After some remarks on the sands and the ashes projected by the Etna in the explosive period of March the 16th, 1940, and carried by the wind as far as Calabria, the physical characters of the material fallen and particulary the granulometrical ones are exposed in relation to the distance of carriage, making some comparisons with the ashes fallen on the Isle of Stromboli in the occasion of the explosions of this volcano in Dec. the 14th, 1937, and in May, the 22th, 1938.

Zusammenfassung Der Sand und die Aschen geworfen durch die Explosion der Etna am 16. 3. 1940 und die bis Kalabrien durch den Wind transportiert wurden, sind vom Verf. physikalisch untersucht worden und zwar besonders nach der Verteilung der Korngrösse im Verhältnis mit den Transport-Distanzen. Die Mitteilung der Ergebnisse geschieht mit Vergleichung derjenigen die sich auf die Aschen vom Stromboli beziehen, welche von diesem Vulkan am 1937 und 1938 geworfen worden sind.
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19.
Riassunto Viene mostrato come sia possibile dare pratiche applicazioni alle formule diEötvös sulle relazioni fra anomalie gravimetriche e magnetiche, in modo da ricavare le proprietà magnetiche delle rocce che causano l'anomalia. Da ciò l'opportunità di eseguire sempre unitamente a misurazioni con la bilancia di torsione anche misure magnetiche.
Summary It is shown how is possible to give pratical applications toEötvös' formulas on relations between gravitational and magnetic anomalies, in such a way as to obtain informations on magnetic properties of rocks that cause the anomaly. It follows the opportunity of executing together with torsion balance measures, in as much as possible, also magnetic measurements.
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20.
Riassunto Si discutono le diverse formule che permettono il calcolo, con i dati macrosismici, delle profondità ipocentrali dei terremoti e dei coefficienti di assorbimento delle zone interessate. Si indicano delle modifiche, nella conduzione dei calcoli richiesti dalla formula delKövesligethy, apportanti notevoli semplificazioni ai calcoli stessi. In base ai metodi indicati vengono studiati i terremoti della regione etnea e particolarmente di quella orientale. Per le profondità ipocentrali i valori ottenuti, compresi fra 0.1 e 2.5 Km, confermano le idee che si hanno sulla genesi dei terremoti della zona. Per i coefficienti di assorbimento invece i risultati, compresi fra 0.03 e 0.35, hanno permesso, di trovare una legge di variazione del coefficiente stesso con la profondità, legge che per la bassa regione orientale ha l'espressione seguente: (x)=0.27e –3.5x.
Summary They discuss the various formulae which enable to calculate, by means of the macrosismical data, the ipocentral earthquake depths and the absorption coefficients. They propose some modifications in the calculus required by theKövesligethy formula, which simplify considerably these calculations. On the basis of the indicated methods, the earthquakes of the Aetna area, especially those of the eastern side, are examined. The values obtained for the ipocentral depths, comprised between 0.1 and 2.5 Km, confirm the opinion they have on the origin of the earthquakes of this area. On the contrary the results for the absorption coefficients comprised between 0.03 and 0.35 enabled to find a variation law of this coefficient with the depth. For the low eastern region this law has the following form: (x)=0.27e –3.5x.
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