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1.
Riassunto L'esame dei giorni di ciascun anno dal 1886 al 1900 nei quali si sono avute precipitazioni apprezzabili tanto a Genova quanto a Savona (località distanti fra loro 35 km) viene istituito utilizzando l'indice di similitudineS recentemene introdotto daM. Bouët. La discussione dei risultati dimostra fra l'altro come le località marittime a ridosso di catene montuose siano più adatte a mettere in luce le variazioni nel tempo delle caratteristiche climatiche.
Zusammenfassung Ausgehend von der Anzahl der gleichzeitigen Niederschlagstagen in Genua und Savona (Abstand 35 km) wurde der AehnlichkeitsindexS nachBouët für jedes Jahr der Periode 1886–1900 berechnet. Die Diskussion der Ergebnisse zeigt u.a., dass die maritimen Orte, die am Fusse einer Bergkette liegen, gewöhnlich besser als die kontinentalen geeignet sind die zeitlichen Veränderungen der klimatischen Verhältnisse darzustellen.
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2.
Riassunto Dall'esame delle serie dei numeri annui dei giorni con temporale di 12 stazioni europee, comprese fra Leningrado e Napoli, risulta che tra l'andamento del numero dei giorni con temporale e quello dei numeri relativi delle macchie solari si ha la seguente relazione: nelle località settentrionali ad un massimo di attività solare corrisponde un massimo numero di temporali; in quelle meridionali si ha un comportamento opposto, ad un massimo solare corrisponde un minimo numero di giorni con temporale; nelle zone intermedie si ha una combinazione dei due casi con periodicità che generalmente non è bene apprezzabile.
Summary Observing the series of the annual thunderstorm days of twelve European stations, placed bewteen Leningrad and Neaples, it results that among the going of the number of thunder-storm days and that of the sunspot one's we have the following relationship: in the northern localities at the maximum of the solar activity corresponds the maximum of the thunderstorm; in the southerner localities we have the opposit, at the maximum solar it correponds the minimum of thunderstorms. In the intermediate stations we have a combination of the two cases with a periodicity generally no valuable.


Comunicazione presentata l'11 Aprile 1953 alla 1.a Assemblea Generale della Società Italiana di Geofisica e Meteorologia (Genova: 10–12 Aprile 1953).  相似文献   

3.
Riassunto Per alcuni casi diFöhn delle Alpi Italiane, interessanti il Piemonte e la Lombardia, sono state esaminate le variazioni dei deflussi nei giorni in cui soffiava tale vento nonchè in quelli adiacenti, trovando che di regola, quando non intervengono precipitazioni od altri fattori, ilFöhn provoca una diminuzione netta delle portate, che può raggiungere e superare il 10% e che si esplica con relativa prontezza. Si spiega tale riduzione con la forte evaporazione causata dalFöhn.
Summary Researches have been undertaken on the influence of the Föhn in the italian Alps, regarding the runoff-variations. The Föhn causes as a rule a decrease of the runoff, which, in absence of precipitation, can reach or exceed 10%. It can be explained by the strong evaporation during the Föhn.

Zusammenfassung Anhand einiger Föhnfälle in den italienischen Alpen wurde der Einfluss des Föhns auf die Aenderungen der Abflussmenge untersucht. Wenn empfindliche Niederschläge oder andere Faktoren nicht vorkommen, verursacht in der Regel der Föhn eine Abnahme der Abflussmenge, die 10% erreichen oder sogar überschreiten kann. Die Erklärung ist in der starken Verdunstung während des Föhns zu suchen.
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4.
Riassunto Si calcolano — mediante la rappresentazione gratica degli archi diurni descritti dal Sole nel suo apparente moto diurno al disopra dell'orizzonte topografico visto dall'Osservatorio Meteorologico del Villaggio Sanatoriale di Sondalo — gli azimut, le altezze, gli istanti del sorgere e tramontare astronomico e topografico del Sole, mettendo in evidenza la decurtazione che il soleggiamento viene a subire a causa dei rilievi montuosi della località.Si determina, valendosi della diretta osservazione, la distribuzione del soleggiamento effettivamente possibile in diversi punti del Villaggio.Si esaminano infine i coefficienti di soleggiamento mettendoli in rapporto con la nebulosità osservata sulla località nel periodo di tempo 1940–44.
Zusammenfassung Der Verf. hat die effektiv mögliche Sonnenscheindauer in verschiedenen Punkten des «Villaggio Sanatoriale di Sondalo» berechnet und auch direkt gemessen. Die Ergebnissen werden verglichen und erörtet. Folgt eine Prüfung der Zusammenhang mit der Verteilung der Bewölkung.
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5.
Riassunto In base alle registrazioni anemografiche quinquennali eseguite nel Piano di Magadino (Svizzera sudalpina), venne studiato il sistema dei venti di montagna e di valle. Furono presi in esame solo gli anemogrammi riferentisi a situazioni anticiclonali di bel tempo. Il Piano di Magadino registra questo sistema di venti durante tutto l'anno; esso è però solo di media intensità. Infine venne eseguito un paragone con le condizioni del vento sulla stazione di pendio di Locarno-Monti, situata a breve distanza.
Summary The phenomenon of the mountain and valley wind has been studied by means of anemograph records on the plain of Magadino (Southern Switzerland) during five years. Only records have been evaluated, when there was an anticyclonal situation with fine weather. The valley of the plain of Magadino shows very typical mountain and valley winds and that during the whole year; but they are only of moderate speed. At last these wind conditions are compared with those of the neighbouring Locarno-Monti, which is situated on a slope.

Zusammenfassung Anhand von fünfjährigen Anemographenregistrierungen auf der Magadinoebene (Südschweiz) wurde die Erschemung des Berg- und Talwindes genauer untersucht. Es wurden nur die Registrierungen bei Antizyklonallagen mit schönem Wetter ausgewertet. Das Tal der Magadinoebene zeigt ganz typische Berg- und Talwinde und zwar während des ganzen Jahres; die Winde sind jedoch nur von mässiger Stärke. Schliesslich werden noch Vergleiche mit den Windverhältnissen auf der benachbarten Hangstation Locarno-Monti durchgeführt.
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6.
Riassunto In base alle osservazioni più recenti ed in particolare ai risultati della Spedizione Atlantica Tedesca della «Meteor» 1925–27, l'A. ha nuovamente calcolato i valori delle aree comprese tra i successivi livelli altimetrici e batimetrici della crosta terrestre. I risultati relativi vengono riassunti in apposite tabelle. Essi hanno portato ad una più precisa definizione della curva ipsografica. Oltre all' esame di quest' ultima, si dimostra come la stessa sia rappresentabile con un arco di parabola fra le profondità di 2500 e 5200 m. Successivamente si illustrano le caratteristiche delle curve di distribuzione delle predette aree secondo la rappresentazione di W. Trabert e A. Wegener.
Zusammenfassung Auf Grund der neueren Beobachtungen und insbesonders der Ergebnisse der Deutschen Atlantischen Expedition auf dem «Meteor» 1925–27, hat der Verf. wieder die Werte der Areale der Tiefen- und Höhenstufen der Erdkruste berechnet. Sie werden in Tabellen zusammengefasst und sie haben zu einer genaueren Bestimmung der hypsographischen Kurve geführt. Ausser der Erläuterung derselben wird bewiesen, wie sich dieselbe mit einem Parabelbogen im Gebiet zwischen 2500 und 5200 m Tiefe darstellen lässt. Anschliessend werden die Eigentümlichkeiten der Arealverteilungskurve, nach der Darstellung von W. Trabert und A. Wegener, beschrieben.
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7.
Riassunto In base a diverse serie di osservazioni meteorologiche raccolte su alte montagne, specie delle Alpi, l'A. dimostra che la conservazione della nebbia sottoraffreddata e la genesi delle precipitazioni nevose, sono regolate dalle temperature intorno a –11°, –4°–5° e –19° C, in completo accordo con lo spettro dei nuclei di congelamento dedotto sperimentalmente. Il risultato ha validità generale. — Segue l'illustrazione di talune deduzioni, con considerazioni interpretative.
Summary Making use of different series of meterological observations carried out in high mountains, particularly in the Alps, the Author proves that the conservations-tendency of undercooled fog and the formation of snow are essentially controlled by the air-temperatures around –11°, –4°–5° and –19°C, in perfect agreement with the spectrum of freezing nuclei, known from laboratory work. The result is of general validity. — Some interpretations are presented.

Zusammenfassung Auf Grund verschiedenen, im Hochgebirge, besonders in den Alpen, gesammelten meteorologischen Beobachtungsreihen, beweist der Verf., das die Erhaltungstendenz des unterkühlten Nebels und die Schneebildung wesentlich mitbestimmt werden durch die Luft-Temperaturen um –11°, –4°–5° und –19° C, in vollkommener Uebereinstimmung mit dem experimentell abgeleiten Spektrum der Gefrierkerne. Das Ergebnis hat allgemeine Gültigkeit. — Es folgen einige erläuternde Betrachtungen.
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8.
Riassunto In questo lavoro sono studiate specialmente le precipitazioni intense (quantità giornaliere 50 mm) del periodo 1901–1950, mediante 6 stazioni del margine meridionale delle Alpi, confrontate con una stazione del nord delle Alpi (Zurigo) e una della Lombardia (Milano). Si trova che le precipitazioni intense sul versante sud delle Alpi sono molto più frequenti che nelle stazioni di confronto e che al margine meridionale delle Alpi è considerevole l'apporto delle precipitazioni intense alla somma totale.
Summary In the present paper is being examined particularly the frequency of large precipitations (daily amounts 50 mm) on the southern side of the Swiss Alps (period 1901–1950). For this purpose the conditions of precipitation of six stations in Southern Switzerland are compared with those of one station on the northern side of the Alps (Zürich) and of one in Lombardy (Milan). It is shown that the frequency of large precipitations is much higher on the southern slope of the Alps than on the stations mentioned in comparison. Also that the share of the amount of large precipitations on the total amount is rather considerable.

Zusammenfassung In der vorliegenden Arbeit werden vor allem die grossen Niederschläge (Tagesmengen 50 mm) der Periode 1901–1950 anhand von 6 Stationen auf der Alpensüdseite untersucht und mit je einer Station auf der Alpennordseite (Zürich) und in der Lombardei (Mailand) verglichen. Dabei zeigt sich, dass grosse Niederschläge an der Südabdachung der Alpen viel häufiger sind als an den Vergleichstationen und dass der Anteil der grossen Niederschläge an der Gesamtmenge am Alpensüdfuss beträchtlich ist.
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9.
Riassunto Si discutono le diverse formule che permettono il calcolo, con i dati macrosismici, delle profondità ipocentrali dei terremoti e dei coefficienti di assorbimento delle zone interessate. Si indicano delle modifiche, nella conduzione dei calcoli richiesti dalla formula delKövesligethy, apportanti notevoli semplificazioni ai calcoli stessi. In base ai metodi indicati vengono studiati i terremoti della regione etnea e particolarmente di quella orientale. Per le profondità ipocentrali i valori ottenuti, compresi fra 0.1 e 2.5 Km, confermano le idee che si hanno sulla genesi dei terremoti della zona. Per i coefficienti di assorbimento invece i risultati, compresi fra 0.03 e 0.35, hanno permesso, di trovare una legge di variazione del coefficiente stesso con la profondità, legge che per la bassa regione orientale ha l'espressione seguente: (x)=0.27e –3.5x.
Summary They discuss the various formulae which enable to calculate, by means of the macrosismical data, the ipocentral earthquake depths and the absorption coefficients. They propose some modifications in the calculus required by theKövesligethy formula, which simplify considerably these calculations. On the basis of the indicated methods, the earthquakes of the Aetna area, especially those of the eastern side, are examined. The values obtained for the ipocentral depths, comprised between 0.1 and 2.5 Km, confirm the opinion they have on the origin of the earthquakes of this area. On the contrary the results for the absorption coefficients comprised between 0.03 and 0.35 enabled to find a variation law of this coefficient with the depth. For the low eastern region this law has the following form: (x)=0.27e –3.5x.
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10.
Riassunto L'Autore in questa Nota confronta un procedimento grafico, proposto ed illustrato in precedenti ricerche, con le formole delloSchweydar che sono senza dubbio le più adoperate attualmente nella valutazione delle correzioni topografiche da apportare agli elementi rilevati con la bilancia di torsione, e richiama, fra l'altro, l'attenzione sulle condizioni di applicabilità degli sviluppi e sull'espressione generale dei coefficienti che entrano nella formazione di questi. Completano il lavoro alcune relazioni per il controllo del calcolo dei coefficienti.
Zusammenfassung Der Verf. vergleicht ein graphisches Verfahren, welches von ihm in früheren Untersuchungen angegeben und erläutert worden ist, mit den Formeln vonSchweydar, welche zweifellos in der Berechnung der topographischen Korrektionen der Grössen die mit der Drehwaage gemessen werden die mehr gebrauchten sind. Ausserdem, gibt er die Anwendungsbedingungen für die Entwicklungen und über den allgemeinen Ausdruck der Koeffizienten welche in der Bildung jener Entwicklungen auftreten. Zuletzt, ist die Arbeit mit einigen Verbindungen zur Kontrolle der Berechnung der Koeffizienten ergänzt.
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11.
Riassunto Riferiti i risultati delle osservazioni dei Cirri, vengono illustrate le caratteristiche delle correnti dell'alta troposfera su Mogadiscio in base ai lanci di palloni piloti eseguiti durante l'Anno Polare 1932–33, ponendo in luce, specialmente per il periodo dal 24–10 al 5-12-1932, il comportamento dettagliato delle correnti orientali ed occidentali, indicando come le deviazioni verso N e verso S di queste (per deformazione deifronti di contatto e successivo abbassamento delle masse d'aria) siano fattori determinanti delle condizioni del tempo in grande nelle regioni tropicali in grado d'influenzare anche quello delle latitudini medie e di giustificare quindi le relative singolarità. Le poche osservazioni stratosferiche hanno accertato una corrente all'incirca di eguale intensità, ma contraria di quella di Krakatoa: però in stagione diversa da quella dell'eruzione e delle osservazioni raccolte a Batavia.
Zusammenfassung Die Beobachtungen des Zirrenzuges in Mogadiscio während des Polarjahres 1932–33 werden zuerst zusammengefasst. Es folgt dann die Darstellung der Luftströmungen in der oberen Troposphäre auf Grund der Pilotballonvisierungen, woraus u.a. gezeigt wird, dass oft die Richtung des Zirrenzuges nicht mit derjenigen der herrschenden Luftströmungen zusammenfällt. Besonders durch die zahlreichen Beobachtungen des Zeitraumes 24.10-5-12.1932 werden die Eigentümlichkeiten dieser Strömungen eingehend erläutert und damit gezeigt, dass durch die Ablenkung derselben nach Nord oder Süd (für Nachgiebung der Fronten zwischen den O- und W-Strömungen und nachfolgende Senkung der Luftmassen) die Grosswetterlage in tropischen und auch in mittl. Breiten gesteuert und abgeändert wird. Die wenigen Beobachtungen weiche die Stratosphäre erreicht haben, lassen in der Höhe von etwa 30 km die Existenz einer Strömung wahrnehmen von fast gleicher Intensität wie der Krakatauwind, aber von entgegengesetzter Richtung (W). — Die besprochenen Ergebnisse zeigen ausserdem, dass das Bestehen der Ostströmungen in der unteren äquatoriellen Stratosphäre nicht allgemein gilt und dass auch dort die Tropopause nicht mit dem Maximum der Windgeschwindigkeit gekennezeichnet ist.
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12.
Riassunto Le depressioni del Golfo di Genova dei periodi 1901–15 e 1947–48 vengono indagate statisticamente in funzione della loro genesi, durata e sviluppo, ponendole in relazione con le corrispondenti situazioni bariche del tempo in grande dominanti sull'Europa (secondo la classificazione diFr. Baur).
Zusammenfassung Die Genua-Zyklonen der Perioden 1901–15 und 1947–48 werden statistisch hinsichtlich ihrer Genesis, Lebenslänge und Entwicklung untersucht und in Beziehung zu den entsprechenden, über Europa herrschenden Grosswetterlagen (nach der Klassifikation vonFr. Baur gesetzt).
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13.
Zusammenfassung Die bei der Annäherung eines einzigen 24-stündigen isallobarischen Gebildes (is. Gebilde) entstehenden Südstaulagen werden analysiert und ihr Einfluss auf den Wetterablauf im Kanton Tessin (Südschweiz) untersucht. Die vorliegende Arbeit befasst sich mit der Andauer der Südstaulage und der is. Gebilde, mit dem zeitlichen Abstand zwischen Südstau und dem dazugehörigen Niederschlag, sowie den Positionen und Hauptachsen der is. Gebilde am Anfang und Ende von Südstau und Niederschlagsperiode. Besondere Aufmerksamkeit wird der Verschiebung der negativen is. Gebilde geschenkt. Diese werden nach der Form und der Richtung ihrer Zugbahnen in Klassen eingeteilt. Abschliessend werden weniger straffe Zusammenhänge aufgeführt. Schliesslich wird gezeigt, wie wichtig die 24-stündigen negativen is. Gebilde für die Entwicklung der Südstaulagen sind. Ihre eingehende Betrachtung kann die Prognosengestaltung wesentlich erleichtern.
Summary The present paper deals with the analysis of the barrage-effect occuring in the direction of the Southern slope of the Alps (Südstau), when isallobaric formations (24 hours-interval) draw near to the Southern parts of Switzerland. The duration of the Südstau and that of the isallobaric formations, the time-interval between Südstau and precipitation, further the position of the main axis of the isallobaric formation at the beginning and at the end of the Südstau and of the precipitationperiod are of great interest. Very important is the displacement of the isallobaric formations with regards to the form and the direction of their trajectories. Finally some other phenomenona are presented which do not have such strict connections as those mentioned above. The negative isallobaric formations for the 24 hours-interval are very important for the development of the Südstau. The consideration of these conditions can be very helpful for the weather forecast.

Riassunto Si analizzano le situazioni di «Stau» a meridione delle Alpi, originate dall'avvicinarsi di un solo campo isallobarico negativo di 24 ore, e interessanti il Canton Ticino, che costituisce la maggior parte della Svizzera sudalpina. Le ricerche comprendono: durata delle situazioni di «Stau» e dei campi isallobarici, intervallo di tempo tra «Stau» e periodo di precipitazioni, posizione dei centri o degli assi dei campi isallobarici all'inizio e alla fine della «Stau» e dei periodi di precipitazioni. In modo speciale furono trattati gli spostamenti dei campi isallobarici negativi di 24 ore, che furono suddivisi in classi, a seconda della forma e della direzione assunta dalla strada da loro percorsa. Altre relazioni, meno significative, sono enunciate alla fine. Il presente lavoro mette in evidenza l'importanza di questi campi isallobarici per le situazioni studiate, per cui la loro considerazione potrà facilitare la compilazione delle previsioni per la regione a cui si riferisce la ricerca.
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14.
Riassunto Si espongono ed illustrano i valori medi dei principali elementi meteorologici osservati a Moncalieri senza alcuna interruzione nell'ottantennio 1865–1945 e durante il quarantennio 1907–1946 per il vento. L'analisi delle medie quinquennali ed annuali pone in luce qualche caratteristica della variazione secolare dei medesimi fattori.
Zusammenfassung Die Mittelwerte der wichtigsten meteorologischen Elemente die in Moncalieri ohne Unterbrechung gesammelt worden sind, werden angegeben und zwar für den Zeitraum 1865–1945, ausgenommen für den Wind, deren Beobachtungen auf die Periode 1907–1946 sich beziehen. Die Gänge der fünfjährigen und jährlichen Mitteln zeigen einige Eigentümlichkeiten der sekularen Variation für denselben Elemente, die herausgehoben werden.
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15.
Zusammenfassung Mit einem Solarimeter Moll-Gorczynski wurden in Locarno-Monti die Wärmemengen gemessen, die von Sonne+Himmel auf die fünf Seiten eines nach Süden gerichteten, senkrecht stehenden Einheitswürfels eingestrahlt werden. Unter Hinzuziehung von Messungen der Intensität der direkten Sonnenstrahlung konnte auch an heiteren Tagen der Anteil der Himmelsstrahlung bestimmt werden. Es zeigte sich zudem, dass die Strahlung der verschiedenen Flächen zu jener der Horizontalen in einem bestimmten, mit der Jahreszeit wechselnden, Verhältnis steht. Mit Hilfe dieser Verhältniszahlen lassen sich langjährige Registrierungen der Globalstrahlung der horizontalen Fläche auf andere Flächen umrechnen. Schliesslich wurde noch der Strahlungsgenuss der Flächen des Würfels für bedeckte Tage ermittelt.
Summary By means of a solarimeter Moll-Gorczynski the quantities of heat were measured at Locarno-Monti which radiated from the sun and sky upon the five sides of unity cube facing South and standing vertically. By adding the measurements of the intensity of direct sun radiation it was possible on bright days also to determine the proportion by sky radiation. Furthermore it was revealed that the radiation for the various planes moves in a definite proportion, varying in accordance with the season, to that for the horizontal plane. With the help of these proportional figures, registrations over many years of global radiation for the horizontal plane can be converted into those for other planes. Finally, the radiation of the surfaces of the cube on cloudy days was determined.

Riassunto A Locarno-Monti furono misurate con un solarimetro Moll-Gorczynski, le quantità di energia calorica, irradiate da sole+cielo sulle cinque facce di un cubo, unitario, disposto perpendicolarmente e orientato verso sud. Considerando misure della intensità della radiazione solare diretta si potè calcolare la parte della radiazione del cielo anche per giorni sereni. Inoltre si trovò che la radiazione per le diverse superfici sta a quella della superficie orizzontale in un determinato rapporto, variabile con le stagioni. Con l'aiuto di tali rapporti si può calcolare dalla registrazione pluriannuale della radiazione globale sulla superficie orizzontale, quella per altre superfici. Da ultimo fu determinata anche la quantità di radiazione ricevuta dalle superfici del cubo in giorni coperti.
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16.
Zusammenfassung Dertägliche Gang der Nebel- und Sichtverhältnisse zwischen Mailand und Rom wurde verglichen. Es ergaben sich sehr ausgeprägte Merkmale. Gute Sichten traten viel häufiger an der küstennahen Station Rom und viel seltener an der oberitalienischen Binnenstation Mailand auf, während bei schlechten Sichten und Nebel zu allen Tageszeiten die Verhältnisse umgekehrt liegen. Dermonatliche Verlauf der Nebelhäufigkeit wurde für Ober- und Mittelitalien kartiert. Im Winter ergaben sich Nebelzentren, deren auffallendstes mit 15 Nebeltagen im Dezember bei Bologna zu finden ist. Der Sommer weist einzelne, sehr schwache Nebelzentren bis nur 2 Nebeltage im Juni auf. Im monatlichen Verlauf werden dann weiterhin Nebelhäufigkeit und Feuchteverlauf in Venedig, Tage mit anhaltendem Nebel im Dezember in Pavia und Häufigkeitsverteilung auf einem Meridionalschnitt untersucht.Die Nebelverhältnisseim Jahr zeigt eine Karte dermittleren Jahressumme der Nebeltage. Die Poebene weist eine mittlere Jahressumme von 30–40 Tagen auf. Das absolute Maximum mit 86 Tagen liegt bei Bologna, es ist zu einem Teil durch Stau bedingt. Diemittlere Anzahl der Nebeltage beträgtim Jahr in Venedig 57 und in Rom nur 19.Abschließend wird noch die Nebelhäufigkeit mit der vorherrschenden Wetterlage in Zusammenhang gebracht. Es ergibt sich, daß unbedingt die Windverhältnisse bei der Erklärung von Nebelhäufigkeiten herangezogen werden müssen. In Venedig geben die fast das ganze Jahr wehenden feuchten Seewinde Anlaß zu Mischungsnebel. Im Winter befinden sich die Apenninen oft im Wolkenstau, daher tritt dort eine relativ hohe Zahl von Nebeltagen auf. Genua und der Raum an der Riviera haben öfters im Winter und Frühjahr schlechte Sichten, die durch dieV b-Tätigkeit bedingt sind. In Rom und Ancona tritt die Nebelhäufigkeit wegen oft ablandiger Winde stark zurück.
Summary A comparison of the diurnal range of fog and visibility conditions at Milano and Roma, the station near the coast, showed that at Roma good seeing occurs much more often than at Milano, the inland station, whilst conditions are vice versa in case of low visual range and fog at every daytime. The monthly variation of fog frequency was mapped out for the northern and central part of Italy. Centres of fog frequency are prevalent in winter, the most outstandig of which is to be found near Bologna with 15 days with fog in December. Summer shows some very unimportant and single centres with up to 2 days with fog only. Further tests were made on the frequency and variation of humidity at Venezia in their monthly course as well as on days with continuous fog in December at Pavia and on the distribution of frequency along one meridional section.The annual conditions of fog are pointed out in a map of the annual average sum of days with fog. The plain of the Po shows an average sum of 30–40 days p.a. The absolute maximum of 86 days, caused partly by cloud barrage, is situated near Bologna. The average number of days with fog per year amounts to 57 at Venezia and 19 at Roma.Finally the frequency of fog was studied in connection with the prevailing weather conditions. It has been found, that at any rate wind distribution has to be considered for the explanation of fog frequencies. At Venezia moist seawinds, blowing nearly throughout the year, account for the occurence of mixing fog. In winter the Apennins often are causing cloud barrage which explains the relatively high number of days with fog in that region. In winter or spring Genova and the area of the Riviera often have low visual range which is bound up withV b-activity. At Roma and Ancona the frequency of fog is low because the local winds often blow from land to sea.

Riassunto Si esamina dapprima l'andamento giornaliero della nebbia e della visibilità in alcune località dell'Italia settentrionale e centrale. Risulta fra l'altro che le condizioni migliori della visibilità presentano la massima frequenza lungo le coste del Lazio, mentre esse si verificano con frequenza minima nella pianura padana, attorno a Milano. Circa la distribuzione mensile, rappresentata graficamente, risalta il numero di 15 giorni di nebbia che si ha in media a Bologna nel mese di Dicembre. Vengono anche indagati i rapporti fra la frequenza mensile della nebbia e l'umidità dell'aria a Venezia ed a Pavia.Le condizioni annuali sono quindi esaminate con una cartina delle medie del totale annuo dei giorni di nebbia. La pianura padana accusa un totale medio di 30–40 giorni. Il massimo assoluto si ha a Bologna con 86 giorni, da ascriversi all'azione di sbarramento degli Appennini. Il numero medio annuo dei giorni di nebbia a Venezia è di 57, si riduce per Roma a soli 19.Infine, vengono discussi i rapporti esistenti fra la frequenza della nebbia e le situazioni meteorologiche dominanti, dal che risulta la notevole importanza che rivestono i venti. Così a Venezia i venti umidi che soffiano in gran parte dell'anno dal mare verso terra dànno origine a nebbia di mescolamento. La nebbia sugli Appennini o presso questi è determinata dal loro effetto di sbarramento. Nella Riviera Ligure le condizioni di scarsa visibilità sono spesso legate a situazioni baricheV b. A Roma e sulle coste dell'Adriatico (Ancona) la nebbia è assai scarsa perchè i venti soffiano prevalentemente da terra verso il mare.
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17.
Zusammenfassung Für die Stationen Triest und Punta d'Ostro (bei Cataro) werden mittlere tägliche Häufigkeitswerte für Niederschlag und Bewölkung abgeleitet und auf ihre Singularitäten untersucht, wobei entsprechende Daten für Mailand, Florenz, und Rom veigleichend herangezogen werden. Die Frage nach der Realität dieser Singularitäten wird auf statistischem Wege nachgeprüft. An Hand dieser Witterungsregelfälle werden die wichtigsten Abschnitte im jährlichen Witterungsablauf des mittleren Mittelmeergebietes geschildert, wobei sich die zyklonalen Abschnitte besonders herausheben. Gleichzeitig werden Beziehungen zum Witterungsablauf Mitteleuropas nachgewiesen; die Häufungstermine der Gewitter in Mailand und München sind fast identisch. Die sommerliche Trokkenperiode umfasst in Mittelitalien und im Gebiet der mittleren Adria die Zeit vom 23. Juni bis 9. September. Die wichtigsten antiken Witterungsregelfälle (Februar-März) stimmen mit den heute vorliegenden Daten auffällig gut überein; für Eintritt und Ende der Etesien ist kein überzeugender Beweis möglich.Zum Abschluss wird noch der jährliche Gang der Niederschlagshäufigkeit in Oberitalien (Frühjahrs- bezw. Herbstregen), Süditalien und Albanien (Wintermaximum) auf den entsprechenden Jahresgang typischer Grosswetterlagen zurückgeführt. Grosswetterlagen mit meridionaler Zirkulation treten vorwiegend im Frühjahr und Herbst, solche mit zonaler Zirkulation vorwiegend im Winter und Sommer auf.
Riassunto Per Trieste e Punta d'Ostro (presso Cattaro) si espongono i valori giornalieri medi della frequenza delle precipitazioni e della nebulosità, confrontandoli quindi con quelli corrispondenti di Milano, Firenze e Roma. La questione della realtà di tali singolarità è trattata sotto l'aspetto statistico. In base ai risultati così ottenuti si ha modo di porre in luce le componenti principali dell'andamento annuale del tempo nelle regioni del bacino mediterraneo, fra le quali risaltano particolarmente le componenti cicloniche. Contemporaneamente si discutono i rapporti con lo sviluppo del tempo nell'Europa centrale, dal che si rileva fra l'altro che le date di massima attività temporalesca sono quasi identiche per Milano e per Monaco. Il periodo di siccità estiva per l'Italia centrale ed il bacino adriatico medio si aggira fra il 25 Giugno ed il 9 Settembre. Le principali regole e detti popolari antichi (Febbraio-Marzo) ben si accordano coi dati recenti.
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18.
Zusammenfassung Es wird theoretisch nachgewiesen, dass eine um sich selbst rotierende kosmische Masse von hoher Temperatur, welche stark ionisiert ist, infolge der thermisch-Brown'schen Bewegungen der freien Elektronen ein magnetisches Feld besitzt, dessen Richtungssinn den an Erde und Sonne beobachteten allgemeinen Feldern entspricht. Daserdmagnetische Kernfeld wird ursächlich auf diesen Effekt zurückgeführt. Daserdmagnetische Rindenfeld wird in seinem wesentlichsten Teil erklärt als magnetische Wirkung stationärer, innerhalb der Erdkruste fliessender Ströme, in zweiter Linie durch die Gesamtheit des Gesteinsmagnetismus. Das Bild der Verteilung der Kraftkomponenten des erdmagnetischen Rindenfeldes lässt auf zwei ausgeprägte Stromsysteme innerhalb der Erdkruste schliessen: 1. deramerikanische Stromwirbel mit einer Stromrichtung im Uhrzeigersinne, und 2. derafrikanisch-australische Stromwirbel mit einer dem Uhrzeigersinne entgegengesetzten Stromrichtung. Trägt man den Verlauf der sich ergebenden erdelektrischen Stromsysteme kartenmässig ein, so werden Beziehungen zu der grosstektonischen Gliederung der Erdkruste deutlich erkennbar: Die Stromsysteme fallen in ihrem wesentlichen Teil mit den grossen geosynklinalen Zonen der Erde — der zirkumpazifischen und der mediterranen Zone — zusammen. Das lässt darauf schliessen, dass in diesen Zonen der Sitz der Ursachen des Erdstromes ist, d. h. also, dass der innerhalb der Erdkruste fliessende elektrische Strom erzeugt wird durch die in diesen geosynklinalen Zonen im Ablauf begriffenen geotektonischen Vorgänge. — DieSäkularvariation wird auf allmähliche Veränderungen der Erdströme zurückgeführt.
Riassunto Il campo geomagnetico si può formalmente scomporre in due parti: quella simmetrica di rotazione e la parte da questa residua. E' probabile che tale scomposizione abbia un fondamento reale: la parte simmetrica di rotazione, ossia il cosìdetto «campo del nucleo», dipende verosimilmente dallo stato molecolare della materia nel nucleo terrestre e viene generato con la rotazione della Terra; la parte residua, ovvero il «campo della crosta«, ha la sua sede nella corteccia rocciosa della Terra e risulta generato dai processi che ivi hanno luogo. Alle molte possibilità di spiegazione del campo del nucleo ne viene aggiunta una nuova, dimostrando teoricamente che una massa cosmica ad alta temperatura, rotante attorno a se stessa, quando è fortemente ionizzata, a causa dei moti termo-cinetici degli elettroni liberi, deve originare un campo magnetico, il cui senso corrisponde a quelli che si osservano per la Terra e per il Sole. La discussione dei risultati quantitativi dimostra che è possibile ascrivere a questo effetto il campo magnetico del nucleo. — II campo magnetico della crosta, nella sua parte sostanziale, viene spiegato come azione magnetica di correnti stazionarie spostantesi nelle parti inferiori della medesima crosta, nonchè con quella della magnetizzazione degli strati rocciosi esterni. La distribuzione delle componenti del campo della crosta permette di dedurre due sistemi di correnti nell'interno della crosta medesima: 1) il vortice di correnti americano con verso orario, e 2) il vortice di correnti africo-australiano con senso antiorario. La rappresentazione cartografica dei sistemi di correnti elettriche che ne derivano rivela una stretta relazione con le tettonica in grande della crosta terrestre: i sistemi di correnti coincidono globalmente con le grandi zone geosinclinali, circumpacifica e mediterranea. Ciò consente di dedurre che in queste zone vi è la sede delle cause delle correnti telluriche, ovvero anche che le correnti elettrotelluriche della crosta sono generate dai processi geotettonici che si verificano in queste zone geosinclinali. — La variazione secolare viene spiegata come una proprietà del campo della crosta e ricondotta alle lenti variazioni delle correnti elettriche che accompagnano i grandi processi geotettonici. Effettivamente, secondo quanto conferma il materiale empirico sinora disponibile, la variazione secolare rivela grandi differenze regionali e le regioni ove tali variazioni sono massime coincidono con quelle nelle quali l'azione elettromagnetica delle correnti elettro-telluriche è massima.
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19.
Riassunto Vengono esposti i criteri seguiti per determinare con metodi acustici e magnetometrici la direzione dei fori di sonda quando si presenta la necessità di ricercarli ad un determinato livello e quando si teme che le indicazioni topografiche non siano sufficienti alla loro determinazione causa la deviazione frequente che questi fori hanno dalla verticale.
Zusammenfassung Man erörtet die Verfahren die verfolgt würden um mit akustischen und magnetometrischen Messungen die Richtung der Rohrlöcher zu bestimmen, wenn die Notwendigkeit besteht ein Bohrloch in einer bestimmten Sole zu erforschern und wenn die topographischen Hinweise nicht genügend zu ihrer Bestimmung sind, infolge der häufigen eintretenden Abweichungen dieser Bohrlöcher von der Vertikale.
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20.
Riassunto Mercè le osservazioni sui temporali raccolte in oltre duecento stazioni dell'Italia settentrionale, durante periodi del sessantennio 1875–1935, è stata compilata una cartina della frequenza annua media dei temporali, qui riprodotta ed illustrata. Successivamente viene pure esaminato l'andamento stagionale dell'attività temporalesca; infine si indica come tale attività subisca delle alterazioni da un anno all'altro che costituiscono la cosidetta variazione secolare.
Zusammenfassung Stützend auf die Angaben von mehr als 200 meteor. Stationen, wird in der vorliegenden Untersuchungn die Gewitterhäufigkeit in Ober-Italien behandelt. Die benutzten Beobachtungen beziehen sich auf Perioden des Zeitraums 1875 bis 1935, von misdestens 5 Jahren. Die betreffenden Ergebnisse sind graphisch dargestellt. Daraus lassen sich einige Eigentümlichkeiten der Gewitter-Verteilung erklären. Nachher folgen einige Betrachtungen über den jährlichen Gang und die sekuläre Variation der Gewitterhäufigkeit.
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